Il ritorno di "Forbici Follia" al Gioiello, e di Massimo Ranieri al Colosseo; sempre nella sala di via Madama Cristina, Paolo Rossi canta Gianmaria Testa nell'ultimo progetto realizzato insieme con il compianto cantautore; "Lisistrata" a Moncalieri e i Legnanesi a Ivrea. Ecco gli spettacoli con cui si apre il mese di maggio tra Torino e provincia.
Da martedì 3 a domenica 8 maggio al Teatro Gobetti è in scena Bersaglio su Molly Bloom. Ritorna la compagnia Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa che, proprio tredici anni fa, debuttava nella sala di via Rossini con la messa in scena del monologo Molly Bloom, dall’ultimo capitolo dell’Ulisse di Joyce. L’installazione di Daniela Dal Cin, la famosa “Grande Conchiglia” - una fitta serie di teche metalliche che contenevano gli attori legandoli come fossero santi dentro le loro nicchie votive - ricevette il Premio Ubu 2003 per la scenografia.
Torna a grande richiesta, al Teatro Gioiello, Forbici Follia, nell’edizione firmata dalla Compagnia Torino Spettacoli, dalla storica regia e con la traduzione di Gianni Williams, l’attore e regista che ha portato il giallo comico interattivo in Italia. Repliche fino al 21 maggio.
Giovedì 5 maggio debutta, in prima assoluta, Rossintesta, un progetto speciale ideato da Teatro Colosseo e Produzioni Fuorivia. Paolo Rossi e Gianmaria Testa, che purtroppo non potrà vedere in scena questo progetto al quale aveva lavorato nell’ultimo anno, hanno condiviso un viaggio fatto di amicizia, destino, lavoro. Le canzoni di Gianmaria – scritte per l’Arlecchino e per il nuovo Molière di Rossi - trovano nell’interpretazione di Paolo una nuova veste, restituiscono spazio al concetto stesso del teatro canzone che fu di Gaber e di Iannacci.
In scena prende spazio Fino a toccare il cielo, un’opera monumentale realizzata da Valerio Berruti attraverso una fusione in alluminio. La scultura, alta tre metri, rappresenta una bambina con le mani rivolte verso l’alto, intenta a sorreggere un peso.
In occasione della prima torinese Eataly, partner dello spettacolo, offrirà al pubblico un buon bicchiere di Rosso Borgogno per un brindisi nel foyer del teatro, un omaggio al titolo del nostro progetto e alla bellezza dell’arte.
La sera successiva, 6 maggio, nella sala di via Madama Cristina, ritorna Massimo Ranieri con la nuova edizione di Sogno e son desto, ispirata all’omonimo show televisivo.
Ancora al Colosseo, sabato 7, Maurizio Battista è Allegro, ma non troppo, in uno spettacolo semplice ed essenziale, comico e divertente, senza un vero filo conduttore: un “botta e risposta” ininterrotto di trovate, che spiazzano il pubblico.
Sempre sabato 7, al Teatro Giulia di Barolo, va in scena Diario di una Lolita al contrario (e dell’Uomo che perse il sonno), testo scritto da Monica Carelli, in scena con Gerardo Cardinale.
Un uomo e una donna si incontrano. Due modi diversi di vedere l'amore. Lei, una donna matura che ha ancora bisogno di innamorarsi del primo che capita. Lui, il primo che capita, che spera in fondo di passare solo una notte diversa, senza aver nessuno accanto al risveglio il mattino dopo. Lei così fragile, lui così forte. Almeno in apparenza. Il loro incontro è un'alchimia che potrebbe distruggerli entrambi, salvarne solo uno o cambiarli radicalmente.
La stagione del Cubo Teatro chiude sabato 7 e domenica 8 con lo spettacolo Tomato Soap, presentato dalla compagnia Manimotò. Quattro i protagonisti di questa storia: Gilda e Gianni, due pupazzi di gommapiuma a grandezza umana, e Ariela e Guido, i due attori che li manipolano a vista.
La storia di Gilda e Gianni è strettamente legata al gioco della coppia di attori-manipolatori che, sotto lo sguardo vigile del pubblico, si scambiano i ruoli così che l'attrice diventa uomo e l'attore si trasforma in donna. Il gioco diventa l’intreccio che costituisce il cuore drammaturgico dello spettacolo.
Martedì 3, al Teatro Matteotti di Moncalieri (Torino), Gaia De Laurentiis è Lisistrata. Lo spettacolo è un colto e fantastico viaggio nella poetica di Aristofane, commediografo fra i maggiori del teatro classico. La particolarità della rappresentazione è nella contaminazione fra cabaret e burlesque che si evidenzia nelle musiche, nelle atmosfere e nei costumi. Il filo conduttore è Lisistrata, che con lo stratagemma dello sciopero del sesso, ricatta i guerrieri spartani e ateniesi a trattare la pace per porre fine alla guerra del Peloponneso.
Mercoledì 4, all’Officina H di Ivrea (Torino), i Legnanesi portano in scena le avventure della Famiglia Colombo.
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